Ieri ho scoperto che Argo, il mio cane, è peggiorato. La “cosa” sotto la sua coda si è aperta, sembra esplosa. Apparentemente lui sta come prima, non guaisce, se gli lanci il pallone lo va a prendere e arranca come prima. Già, perchè ha il problema di tutti i pastori tedeschi, le zampe posteriori che fanno un po’ come vogliono. E dire che fino a l’altro ieri, non sembravano esserci differenze, nella “cosa”. Quando l’ho disinfettata, mi è sembrata identica a tre giorni fa e a una settimana fa.
Sanguina un poco, e le mosche bastarde si fanno vedere.
Adesso è tempo di prendere una decisione, molto difficile. La veterinaria che lo ha curato nell’ultimo anno ieri non c’era, quindi si deve aspettare fino a lunedi. Nel frattempo sono andato nello studio del suo vecchio veterinario, dove un medico molto giovane mi ha prescritto un antibiotico.
Lunedi tornerò in clinica. Sarebbe da operare, perchè così non può di certo rimanere. Ma Argo è anziano e c’è il concreto rischio (ne ho già parlato con la veterinaria qualche mese fa) che non resista all’anestesia e all’operazione.
E poi, bisogna valutare cosa sia davvero meglio per il cane. Certo, penso che essere vivo gli faccia piacere. Ma non ho mezzi per valutare come stia davvero. Gli occhi sembrano stanchi.
La settimana scorsa dormiva dentro la cuccia. Visto che è anziano, non sente molto, e quindi non rispondeva ai miei richiami. Ho dovuto avvicinarmi per riuscire a capire che stava ancora respirando, perchè il movimento era impercettibile. Ho avuto paura che fosse passato a correre tra nuvole. Ripensandoci adesso, sarebbe per lui la morte migliore, nel sonno. Naturale, e non indotto da un farmaco a cui far seguire qualcosa d’altro per fermare il cuore.
Stamattina abbiamo giocato un po’ con un vecchio pallone. Ma oggi pomeriggio, quando sono uscito per disinfettare la “cosa” di nuovo, era più mogio. Cerca di evitare che lo si tocchi nella zona, sicuramente per il fastidio che sente.
Quindi domani dovrò decidere, anche se non sarò il solo. Ci sono naturalmente pareri contrastanti. Certo che la riflessione da fare è concentrata anche sul desiderio, egoistico, di tenere vicino a me ancora un po’ il cane. Mi sembrerebbe un tradimento scegliere l’eutanasia per lui, ma sarebbe crudeltà farlo soffrire, tra i dolori di una ferita aperta, le zampe traballanti, l’insidia delle mosche.
Un amico mi ha detto che non posso non essere presente se si deciderà per la soluzione finale, perchè devo.
In effetti ho sempre pensato che il giorno in cui anche per Wolf, il mio primo cane, fu addormentato definitivamente, avrei dovuto essere presente. Perchè lui era il MIO cane, cresciuto con me e a me sempre fedele. Lo salutai quella mattina, come le altre, perchè non volli sapere il giorno preciso. E quando tornai dall’università e mi voltai verso il giardino, automaticamente, mia madre mi disse che il cane non c’era più, con la voce un poco incrinata.
Mi chiusi in camera e ne uscii solo due ore dopo.
Quando ho visto “Io e Marley” sono stato male, perchè mi è tornato in mente Wolf.
E’ incredibile quanto ci si affezioni agli animali di casa, che ti girano attorno, sono contenti perchè tu sei lì e non chiedono altro. Anche in questo momento, c’è Macchia, uno dei miei due gatti, qui di fianco a me.
A loro bastano due coccole e comunque ti scodinzolano o ti si strusciano attorno quando ti vedono, anche se ti hanno visto non più tardi di dieci minuti prima.
Con quello che noi umani siamo in grado di combinare, in generale, c’è davvero da chiedersi chi sia la bestia.
Si dice che il cane lo sceglie l’uomo mentre invece i gatti scelgono l’umano con cui stare.
Io sono molto contento delle scelte che ho fatto e delle scelte di cui sono stato oggetto.
Se nei prossimi giorni sarò strano, chi legge saprà perchè. E gli altri, chi non legge? Se vorranno saperlo potranno chiederlo, altrimenti vuol dire che non interessa molto. Ma la cosa non mi preoccupa.
So sorry to hear about Argos, Pietro.
I hope it goes well tomorrow.
Ho fatto un macello con i commenti…Grazie Paolo e ringrazia anche Barbara. Per ora Argo è sotto antibiotici. La “cosa” sembra essersi sgonfiata, e ogni giorno la disinfetto. Anche se Argo sembra stare meglio, credo che sia dovuto al mix di antibiotici e cortisone che sta prendendo, ma so che non potrò andare avanti all’infinito e che sta arrivando il freddo, che per le sue zampe posteriori (come per le mie ginocchia) non è un toccasana.