Sono tante le cose che possono cambiare e influenzare l’andamento di altre cose.
Ultimamente questo si applica a parecchi campi.
Prendiamo il tempo, per esempio. Maggio è cominciato come è finito aprile, con la pioggia.
Questo influenza parecchie cose. Le coltivazioni, tanto per dirne una. Tutta quest’acqua, adesso, non fa granchè bene. Potrebbe essere un problema perchè parecchi raccolti potrebbero marcire, portando poi ad un aumento dei prezzi.
Ma la pioggia abbassa anche la temperatura. Sento spesso gli scettici riguardo al riscaldamento globale ridere dello stesso commentando questo meteo. Ma l’abbassamento di temperatura porta anche i malanni, tipo quello che mi sono buscato io. Già passato, o quasi.
In più, piuttosto che andare a passeggio in un parco o anche in centro città, la gente si chiude in casa o nei centri commerciali. Quindi, se uno a caso va in un vivaio a cercare un insetticida per i suoi bonsai trova mezzo pianeta.
Con il sole non avrei avuto la febbre e non avrei trovato nessuno al vivaio.
Ma possiamo anche parlare del superenalotto. Sei numeri, da azzeccare su novanta. Una possibilità su seicento e rotti milioni. O del lotto. Parecchi contano sui “ritardatari”. Dimenticando che la statistica non conta. Ad ogni estrazione, le probabilità sono sempre le stesse.
Ma in tutte queste variabili, c’è qualcosa che resta costante: la sfiga.
Tranquilli, quella ci segue e ci resta fedele. Quindi piove e io non vinco al superenalotto.
E’ bello sapere che c’è qualcosa su cui contare…
p.s. Grazie a quanti mi hanno detto qualcosa per Argo.
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