C’è la primavera, fuori.
Fuori, appunto.
Sogni strani, che nascono da ricordi (sono passati quasi sei mesi dalla scomparsa della nonna e quasi un anno da quella di Argo) e che sono per nulla piacevoli.
Pensieri che si accavallano.
Preoccupazioni che sono sempre presenti.
E l’impossibilità di fare qualcosa. Se non aspettare. Aspettare…quello che riesco a fare peggio.
E ovviamente sperare che la primavera arrivi anche dentro.
Io ho fiducia.
Riuscissi a trasmetterla…
Faith and confidence is half the battle, you know?