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Archive for agosto 2014

Ho fatto il sapone!

Con la fondamentale guida di mio zio, fratello di mio papà, ho fatto il sapone ricavato dall’olio di oliva!

foto 1

 

foto 3a

Ingredienti: acqua, olio di oliva, soda caustica, fuoco e…un po’ di lavoro!

 

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Creta, last minute e….

Un anno dall’ultimo post. Perchè? Ci sarebbero state tante cose di cui poter scrivere, ma non c’era lo spirito adatto.

Sono rientrato ieri da una settimana a Creta. Lì l’estate è arrivata. Fa molto caldo, anche se un paio di mattine era nuvoloso. Sempre presente il vento e devo dire che è stata una manna, altrimenti non si potrebbe sostenere la temperatura. L’acqua non era molto calda, ma sicuramente il mare è molto bello.

E’ un’isola ricca di storia, siamo andati a vedere il palazzo di Festo (quello dove venne rinvenuto il famoso disco), il palazzo di Cnosso (la guida ci ha spiegato che il labirinto era il palazzo stesso: talmente grande da perdersi all’interno), il museo di Heraklion e la spiaggia di Matala, dove ci sono le grotte occupate dagli hippy negli anni settanta. Il tutto in due escursioni.

Gran caldo, durante entrambe le escursioni. Il pranzo e l’ingresso ai siti vari erano esclusi dalla quota (non proprio economica): in pratica ti fornivano solo il passaggio e la guida. Prima volta che mi capita.

Ma c’è un però. Alla partenza, arrivati in aeroporto ci comunicano che il volo ha 3 ore di ritardo. Nota bene: la conferma dell’orario del volo l’hanno data il giorno prima. Al ritorno, arrivati in aeroporto, scopriamo che il volo ha un’ora e rotti di ritardo (diventerà un’ora e mezza). Anche qui, la conferma dell’orario l’hanno data il giorno prima. In entrambi i casi, il pilota ripete il ritornello: scusateci, ma il volo è arrivato tardi dalla destinazione precedente bla bla bla…Poche chiacchiere: è sistematico: arrivi in albergo tardi e te ne vai presto (per poi partire dopo).

Mi si può dire: hai scelto il last minute? Fatti tuoi. Ma sul volo, tutto sommato, poco da dire. Si sa.

L’albergo invece merita un discorso a parte. Il catalogo del tour operator (indizio: è un colore, che in molte parti il mare laggiù ha) ti presenta tre strutture “super”, che su TripAdvisor sono valutate benissimo. La formula “roulette” ti dice che però potresti finire altrove, e così è capitato a tutti i 160 che hanno fatto la stessa mia prenotazione. Ma l’altrove non è specificato. E così può capitare che ti ritrovi in una struttura che è a 1 km dal mare e il nulla intorno (non a me) o in una che ha sì un certo numero di stelle, ma forse più che la categoria rappresentano quelle che vedi per i dolori che patisci. Stanze che hanno un forte odore di chiuso o di muffa, poco pulite, con inqulini appartenenti ad altre specie (scarafaggi giganti, per intenderci) e con l’acqua calda a tempo: chi prima arriva, meglio sta. Può capitarti che la mega piscina sia poco più grande di una fontana. La formula “all inclusive”, che ti favoleggia mega buffet sempre pieni, forse fa riferimento al fatto che inclusa c’è anche l’ insoddisfazione: a colazione poche brioches mal cotte, due marmellate, “english tea” in bustine (ne ho provate 2 su 4: stesso sapore), uova, pancetta (limitata) e wurstel. A pranzo e a cena stessi piatti, con abbondante uso di cannella. L’unica nota positiva era l’insalata e la feta. Lì potevi saziarti.

Non sono un tipo che mangia tutto, è vero, ma neanche uno che schifa tutto. Tuttavia, se una sera vado a chiedere un po’ di carne e mi dai quattro pezzettini di maiale sufficienti per il gatto, mi sento in diritto di alterarmi. Anche perchè non è che la quota last minute roulette fosse proprio economica. Utile, questo sì, perchè trovi un posto anche all’ultimo.

La responsabile del tour operator dice che “a Creta purtoppo le stelle non sono come in Italia (e fin qui ci arrivano tutti) e ci sono un po’ di insetti…”. Di fronte all’osservazione che sarebbe stato corretto inserire tutte le possibili destinazioni alternative la reazione è stata quella che avrei io se mi si presentasse un eschimese a parlare in dialetto Inuit: non capiva di cosa parlassi.

Il mare è bello, ma la costa nord è molto rocciosa e almeno nella parte dove ero io, Hersonissos, c’erano poche spiagge. Tutte demaniali, quindi libere, ma potevi affittare un ombrellone e due lettini per 8 € al giorno. Anche qui però, nella maggioranza dei casi, erano un po’ vetusti e mal messi. In più, per raggiungerle, devi farti una bella camminata o affittare anche tu, come gli altri, un motorino/quad/auto.

Molti russi o dell’est Europa, tantissimi ragazzi inglesi (il cui unico scopo è ubriacarsi dal tardo pomeriggio alla mattina successiva: restano bianchi come il latte) e tantissimi quad o motorini che girano per le strade, con un intenso odore di smog.

Puoi pranzare e cenare a prezzi ragionevoli, ma non puoi passare di fronte a nessun bar/ristorante senza che ci sia qualcuno che cerchi di tirarti dentro e convincerti a fermarti.

Dopo qualche giorno di trattamento all inclusive, con annessi disturbi vari, abbiamo deciso che si poteva anche sfruttare la presenza dei molti ristoranti, in particolare per la cena.

La fregatura dei last minute sta qui: non hai modo di sapere dove finisci (se non in pochi casi) e può andarti male.

Non è sempre così, certo, ma la maggior parte delle volte si. Tra tutti quelli che erano sull’aereo, il 90% era contento di tornare a casa perchè non soddisfatto della sistemazione.

Nota di colore: pare che le fogne siano vecchiotte, quindi la carta igienica non la devi buttare nel gabinetto. Naturale il pensiero: d’estate fate il pieno di turisti,che portano molti fondi, quindi perchè non procedere d’inverno alla sistemazione delle fognature? Ovviamente questo accorgimento non vale negli hotel “messi meglio”, ma anche in aeroporto ho trovato lo stesso avviso. Mah!

Una cosa è certa: basta con queste formule. Meglio sapere con certezza dove finisci.

Certo, devi avere ben chiaro cosa vuoi fare durante le tue vacanze…

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