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Archive for the ‘lavoro’ Category

Lettere

Ci sono quelle dell’alfabeto.

Ci sono quelle d’amore.

Ci sono quelle pubblicitarie.

Ci sono quelle minatorie.

Ci sono quelle di auguri.

E poi tante altre.

Tra di esse, ci sono anche quelle di biasimo che minacciano di mandarti perchè…già, perchè?

Venerdi, con la febbre, vai al lavoro e partecipi a una riunione con un possibile fornitore. Si concorda di realizzare alcune modifiche su un modello tridimensionale e preparare un disegno esplicativo entro il venerdi successivo (oggi).

Lunedi e martedi collabori alla realizzazione di un altro disegno che possa aiutare un po’ di più.

Mercoledi apriti cielo, di fatto ti dicono che hai fatto di testa tua e non hai eseguito quanto pattuito, disobbedendo agli ordini ricevuti. Per questo riceverai la suddetta lettera.

Fai notare, unico nella stanza a mantenere un tono di voce come quello che si tiene nel confessionale in chiesa, che si stava facendo qualcosa in più e non era minimamente in discussione la preparazione del famoso disegno, per il quale comunque c’era tutto il tempo necessario. Si voleva solo evitare di ricevere qualcosa che non andasse poi bene.  La minaccia pare rientrare.

Giovedi dopo pranzo il disegno è pronto. Lo si guarda, si apporta una modifica. Chiedi al capo se non è meglio farlo vedere anche ad altri, suggerendo che questo è quanto il giorno prima è stato detto.

Ti si dice di andare avanti, ci sarà modo poi di rivedere tutto. Prepari la tua bella lettera di accompagnamento e invii il tutto.

Venerdi mattina arrivi in ufficio e trovi una nuova lettera, da parte della proprietaria, che ti dice che non hai fatto, di nuovo, quello che ti era stato detto, perchè altri avrebbero dovuto vedere il materiale.

A questo punto rispondi spiegando perchè hai mandato il materiale, ossia il fatto che il capo ti aveva detto di fare così.

Non ricevi, durante tutta la giornata, alcuna risposta a questo tuo messaggio. Ti capita di incontrare vis à vis la proprietaria che non proferisce verbo verso di te, ma di certo non ti guarda con amore.

Quando arriva, informi il capo di quello che è successo e…lui si incazza. Con te perchè il mercoledi era successo “un casino”.

Viene apportata una modifica al famoso disegno seguendo le indicazioni di chi ancora non lo aveva visto e re-invii il tutto, spiegando al fornitore che il materiale inviato oggi è l’unico da tenere in considerazione.

Non sai se lunedi riceverai della posta.

La prossima volta, quando avrò la febbre, forse è meglio se sto a casa.

O no?

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Siamo arrivati a dicembre. Nel posto dove lavoro, gli aumenti vengono decisi tra questo mese e il prossimo, anche se più volte sono stati dati anche a giugno, motivo per cui diversi mesi fa andai a parlare con la proprietaria. All’epoca disse “vedremo”, ma io ancora non ho visto niente.

Adesso ho intenzione, dopo il ponte di S. Ambrogio, di tornare nuovamente in quell’ufficio.

In questi ultimi mesi in ditta sono successe un po’ di cose, lavori che hanno preso una brutta piega e altri che stanno procedendo abbastanza bene. Quelli che seguo io fanno parte della seconda categoria.

In più, abbiamo preso un nuovo contratto, a cui sto lavorando pure io.

Però.

Però, a parità di livello con altri colleghi, io sono quello con lo stipendio più basso. E questa cosa ormai mi ha stufato.

Il “vedremo” che mi è stato detto mesi fa non mi va più. Quindi devo cercare di mutarlo in un “sì”.

Il principio è che non capisco perchè se il mio lavoro è fatto bene, in tempo utile, sono in grado di occuparmi anche di cose che non mi competerebbero, cerco (e molto spesso ci riesco) di risolvere i problemi che possono presentarsi, io debba essere pagato meno di altri, che magari nel loro lavoro fanno poco più del minimo o, a volte, combinano pure pasticci.

Non ce l’ho con loro, sono riusciti al momento dell’assunzione a strappare condizioni ottimali. Ma non mi va giù che io sia pagato considerevolmente di meno.

Mi è stato detto, mesi fa, che manco ancora un poco di “visione generale”. Strano, perchè se seguo pure alcune cose commerciali, a volte interagisco direttamente con i clienti sia per questioni tecniche che di programma, verifico alcuni aspetti di qualità e ho ben presente le questioni legate alle scadenze (inclusi i tempi necessari per approvvigionare del materiale e programmare il lavoro), non so cosa altro dovrei guardare.

Forse la situazione geopolitica mondiale. Mah!

Resta il problema. Come fare a guadagnarsi un aumento, che non sia il classico contentino, che mi farebbe pure girare le gonadi? L’approccio “senta, visto quello che faccio e come lo faccio, non ritengo giusto guadagnare meno degli altri” sarebbe quello corretto, ma non so se è ottimo. E neanche cambiare lavoro. E’ qui che voglio l’aumento. Il passaggio di livello credo sia proprio utopia, perciò tanto vale puntare sui soldi.

Suggerimenti?

p.s. Non è autocommiserazione, nè un “piangersi addosso”. Non sto dicendo “povero me” o simili. So che ci sono cose di me che non vanno bene, o quanto meno non vanno bene a me. Sono il primo a fare battute su queste cose, battute che vengono prese, appunto, per “piangersi addosso”, anche se non è questo l’intento. Anzi, me le faccio da me proprio perchè riconosco che non sono il massimo in molte cose. In questo caso è proprio incazzatura.

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Come previsto

Nostradamus era un dilettante, al mio confronto.

“Vedremo”. Si, forse molto meglio con due dita negli occhi…

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